Alice e la Liguria (pt.1)

Alice e la Liguria (pt.1)Febbraio 2019, in piena sessione d'esami.Sono ormai 5 anni che spero (da quando siamo stati coinquilini per un anno, ma di questo parleremo in un altra storia),che sogno di poter passare di nuovo con te qualche giorno da soli; noi due e i tuoi piedi.Si Alice, tu e i tuoi piedi sono per me ormai un' ossessione. Vorrei poterti dire quanto li adoro e quanto te li vorreileccare; prima i tuoi magici piedi, poi il resto del tuo corpo che reputo perfetto.Ma torniamo a noi. Stiamo preparando insieme un esame abbastanza tosto, uno degli ultimi fortunatamente.E' sabato sera e mi arriva un tuo messaggio whatsapp, mi chiedi se il giorno dopo mi andava divenire con te a casa tua in Liguria, per studiare e ripetere bene la materia prima del giorno dell'esame.Il mio cervello ha subito pensato: "cazzo finalmente il giorno che stavo aspettando...potrò sentire nuovamente ilprofumo dei tuoi piedi, delle tue calze, delle tue mutande...".Naturalmente, con il cazzo in tiro, la mia risposta è stata immediata.Passo tutta la sera, ovviamente, a pensare a quelle opere d'arte che ti ritrovi in fondo alle gambe.Superata la notte, arriva la domenica. Preparo la valigia, con il cazzo bello duro, e, arrivato il primo pomeriggio, passoa prenderti. Appena sali in macchina il tuo odore, al quale ormai ero abituato, mi fa tornare indietro aquell'anno di convivenza; durante il quale ho fatto certe cose alle tue scarpe e non solo che lasciamo perdere (ma diquesto parleremo in un'altra storia come dicevo).Partiamo, il viaggio scorre tranquillo; a parte diverse erezioni mie.Arriviamo finalmente in Liguria, a casa tua. Entriamo e diamo una piccola sistemata, mettiamo la roba in frigo, io mi sistemo nel letto matrimoniale in camera, tu sul divano letto in sala (camera e sala sono molto vicine, durante le seghe magari mi hai anche sentito...ma ne sono fiero).Sistemata un pochino casa decidiamo di andare a ripetere qualche argomento in spiaggia, anche se la giornata è un po' nuvolosa.Facciamo due passi sul lungo mare e arriviamo a una piccola spiaggia, è febbraio e non c'è nessuno, il clima un pochino rigido ma non troppo.Ad un tratto, mentre stavamo ripetendo, mi dici: "io puccio i piedi in acqua...". Non ti dico cosa è successo nei miei pantaloni...il delirio, duro all'istante.Ti sfili prima le scarpe, poi le calze...eccoli li splendidi, le unghie senza smalto (ma io in realtà le adoro così).Cercando di coprire il durello abbastanza evidente credo, mi tolgo anche io le scarpe e puccio i piedi. Il piccolo bagno non dura molto...è comunque febbraio e l'acqua è fredda.Usciamo dall'acqua, ma tu non ti riinfili subito le scarpe; posso ancora ammirare per un po' quelle opere d'arte umide disudore e acqua marina che mi fanno venire letteralmente l'acquolina in bocca...come se davanti a me avessi una bella pizza margherita...invece sono i tuoi piedi.Passa ancora una mezz'oretta poi decidiamo di tornare a casa per sistemarci e preparare la cena.Tornati a casa ti sfili nuovamente le scarpe, ma questa volta tenendo le calze...sento l'odore dei tuoi piedi per tutta la casa entrarmi nel naso.Ci sistemiamo, prepariamo la cena, laviamo i piatti.Passa la cena e poi cosa decidi di fare: aprire il divano letto per guardare insieme la televisione...il problema è chetu non avevi indosso un pigiama di flanella come si può pensare...ma pochi instanti prima ti diressi in bagno uscendone con due shorts da urlo...e scalza.Quindi l'immagine che avevo davanti in questo momento era: le tue gambe statuarie, da riempire di saliva, con i tuoi due straordinari piedi li in fondo...sdraiata accanto a me. Quello che penserete voi a questo punto è: ma brutto coglione perchè non le seisaltato addosso??...la risposta è molto semplice: perchè io adoro segarmi su di lei, provo più soddisfazione nel segarmi una strafiga del genere, con dei piedi mozzafiato, che andarci a letto...che volete che vi dica.Comunque, chiusa questa parentesi, guardiamo qualcosa in tv, il mio cazzo è praticamente un palo della luce. Poi quando noto che ti sei addormentata, decido anche io di andare a letto. A quel punto devo farlo, mi prendo il cazzo in mano, durissimo, penso a te, a quei piedi magnifici, di cui sento il profumo in giro per casa, che oggi ho avuto il privilegio di ammirare.Dopo qualche minuto ti dedico una di quelle sborrate che non dimenticherò mai.Con stampata nel cervello l'immagine delle tua estremità, esplodo in un fiume bianco, super soddisfatto mi addormento pensandoti e pensando ai giorni che ci rimangono davanti...ne vedremo delle belle.Continua...