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DurumOffline
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Da imprenditrice a schiava! 06

 
Post #1


Da imprenditrice a schiava! 06Sono passati più di dieci giorni dalla mia esibizione davanti ad un pubblico, nelle scorse due settimane Andrea e Chiara hanno abusato di me varie volte, a volte uno da solo alla volta, altre volte tutti e due assieme. Chiara si diverte sadicamente ad infilarmi dei falli sempre più grossi sia davanti sia dietro.E' da poco più di un mese che sono praticamente la loro schiava ma i mie buchi sono talmente dilatati come lo possono essere quelli di un'attrice porno dopo anni di carriera.Oramai sono rassegnata alla mia condizione, accetto di buon grado tutto quello che mi propongono.Andrea, a mia insaputa, ha filmato anche lo spettacolo con i magazzinieri, rafforzando così il controllo che ha su di me, non saprei neanche come denunciarlo perchè nei vari filmati che ha, sembro sempre consenziente, a dir la verità lo ero, visto che non potevo ribellarmi ho cercato di far buon viso a cattivo gioco e cercare di rendere piacevoli le mie disavventure.Un giorno di metà settimana si presentano tutti e due nel mio ufficio.«Se non sbaglio questo fine settimana c'è l'annuale fiera del nostro settore?» mi chiede Andrea.«Si, ma quest'anno non avevo intenzione di andarci» gli rispondo.«E invece ci devi andare, dobbiamo rafforzare i nostri contatti e ricercare nuovi fornitori e nuove opportunità. Io putroppo non posso venire, ho preso un impegno al quale non posso rinunciare, ma Chiara si è offerta di accompagnarti.»La cosa si fa preoccupante, Chiara si è sempre dimostrata molto più sadica nei miei confronti rispetto ad Andrea, sicuramente questo viaggio avrà dei risvolti pericolosi.«E visto che non è il caso che alla sera vi mettiate alla guida per tornare a casa, Chiara ha prenotato una camera d'albergo per sabato sera. Sicuramente non avrai problemi a giustificarti con tuo marito, tanto dormi via con una tua dipendente, se fossi venuto io con te potrebbe pensare che tu lo tradisca, ma visto che vai con Chiara non si farà idee strane.»«Ok, vedrò di trovare la giusta scusa per avvisarlo con così poco anticipo» gli dico.«E ricordati che Chiara ha la mia piena approvazione per tutto quello che succederà nel vostro viaggio di lavoro» conclude Andrea, mettendo in chiaro che per nessun motivo potrò esentarmi da quel che accadrà.E' sabato mattina, Chiara decide di passarmi a prendere a casa, così mio marito è più tranquillo vedendo che è lei la mia accompagnatrice, visto che nelle ultime settimane arrivavo sempre a casa tardi la sera aveva cominciato a nutrire qualche sospetto. Salutato mio marito e le mie piccole ci mettiamo in strada.Una volta chiuso lo sportello dell'auto Chiara mette subito in chiaro quale sarà l'andamento del week-end. Visiteremo la fiera come stabilito, dobbiamo veramente cercare nuove opportunità per restare sul mercato, ma ci saranno anche dei piacevoli intermezzi, a detta di Chiara. Per questi due giorni sarò in tutto e per tutto la sua schiava, dovrò chiamarla sempre Padrona e dovrò eseguire ogni suo ordine senza la minima esitazione, altrimenti so già come va a finire.Prendiamo l'autostrada, appena entrati mi ordina di togliermi le mutandine, le faccio vedere che non ce le ho, sapevo già che le avrei indossate per poco, così ho preferito non indossarle da subito, lei apprezza la mia presa d'iniziativa, si alza la gonna e mi fa vedere che anche lei non le porta. Un paio di camionisti gradiscono il nostro spettacolo e ci strombazzano ripetutamente.Mentre guida Chiara allunga una mano in mezzo alle mie gambe ed inizia a toccarmi, mi accarezza il clitoride, le sue dita si infilano dentro di me, continua a masturbarmi finchè non arrivo all'orgasmo.Mi chiede, anzi ordina, di ricambiare, allungo una mano verso di lei ma me la blocca. «No, mia cara» mi dice «devi farmi venire con la lingua.»«Ma come...» cerco di farla ragionare «è pericoloso, non posso leccartela finchè stai guidando.»Lei non vuol sentire ragioni, mi prende la testa e me la spinge verso il suo basso ventre. Come una contorsionista cerco di infilarla tra le sue gambe, con la leva del cambio che non facilita il mio compito. Lei tira un po' indietro il sedile per aiutarmi ad arrivare meglio al suo sesso, non so come ho fatto ma sono nella giusta posizione e comincio a leccarle e succhiarle il clitoride. Dopo qualche affondo della mia lingua lei inizia a gemere, distratta dal piacere accenna una lieve sbandata.«Forse hai ragione, è pericoloso. Meglio se accostiamo.»Senza farmi alzare da dove sono, effettua una brusca decelarazione, accosta in una piazzola di sosta e mi fa terminare quello che avevo lasciato a metà. Per fortuna che nelle settimane scorse ho imparato come piace essere leccata Chiara e quindi non ci metto molto a farla venire«Mi sa proprio che ci divertiremo in questi due giorni» mi dice lei soddisfatta prima di ripartire.Il nostro viaggio verso la fiera prosegue tranquillamente, sembriamo due amiche, due colleghe in un piacevole viaggio di lavoro.Dopo poco meno di un'ora di viaggio, ne manca altrettanto per arrivare a destinazione, Chiara mi chiede se mi va un caffè, accetto molto volentieri la sosta, anche perchè devo per forza andare in bagno.Ci fermiamo al primo autogrill, ci prendiamo il nostro caffè e andiamo tutte e due in bagno, non riuscivo più a trattenere la pipì. Anche Chiara ne approfitta per farla.La sento lamentarsi «Qui da me è finita la carta igienica.»«Te la porto io» mi offro senza indugi.Mi avvicino al suo bagno e lei mi invita ad entrare, faccio per porgerle la carta ma lei mi guarda sorridendo «La carta me la irrita, meglio se me la pulisci con la tua lingua» mi dice mettendo un piede sopra il bordo del water per aprire meglio le gambe. Come al solito non discuto, mi abbasso e comincio a ripulirle con la lingua la figa ancora bagnata della sua urina, sento il gusto acre di quel liquido riempirmi la bocca.«Bene, bene» mi dice lei uscendo dal bagno, «visto che non mi pare giusto che questa nostra trasferta gravi sul bilancio aziendale, dobbiamo trovare un altro modo per pagarci il pranzo» aggiunge con fare che sottointendeva che aveva già pensato a tutto lei.«Adesso, entri nel bagno degli uomini e chiedi se qualcuno vuole farsi fare un pompino per 5 euro.»La guardo con aria interrogativa.«Non sto scherzando, vai!» Mi dice indicando il bagno degli uomini.Esito un istante ma poi mi infilo nel bagno degli uomini, tre o quattro stanno pisciando negli orinatoi, un altro paio si ta lavando le mani e sicuramente dietro alle porte chiuse ce ne saranno altri.Uno di loro nel vedermi entrare mi dice «Signora, mi sa che ha sbagliato bagno, questo è quello degli uomini.»«Invece sono nel bagno giusto,» rispondo io, «devo racimolare un po' di soldi per pagare il pranzo a me e alla mia amica,» indico Chiara che è ferma appena fuori dalla porta «a qualcuno di voi gentili signori va di farsi fare un pompino per 5 euro?»Domanda stupida!In un attimo tre di loro sono già vicino a me con il cazzo fuori, mi accovaccio e comincio a succhiarli, altri mi circondano poco dopo, dai gabinetti escono altri quattro uomini, che quando hanno sentito la mia proposta hanno finito in fretta i loro bisogni per unirsi al gruppo. Mi ritrovo a ingoiare cazzi di tutte le forme e dimensioni, alcuni, quelli di uomini ben vestiti sono puliti e insapori, altri, quelli di alcuni camionisti invece non vedono una doccia da qualche giorno, il loro odore è quasi nauseabondo ed il gusto forte e deciso, altri ancora mi porgono le loro aste ancora gocciolanti dalla pisciata appena terminata. Nell'orgia di cazzi che mi attorniano non posso fare selezioni e mi porto alla bocca tutti senza distinzioni. Mano a mano che vengono nella mia bocca, i primi lasciano il posto a quelli dietro e andandosene gratificati lasciano i 5 euro a Chiara.Altri uomini entrano nel bagno, anche attirati dal passaparola che in un attimo ha fatto il giro dell'autogrill. Tra i vari uomini che vedo sfilare davanti a me ne noto anche due con una polo rossa, sono due dipendenti dell'autogrill.Dopo quasi mezz'ora di pompini la fila di uomini si esaurisce o quasi, Chiara finalmente decide che può bastare, viene a prendermi e mi riporta nel bagno delle donne, dove mi do una ripulita prima di riprendere il viaggio.In auto Chiara conta i soldi: 130 euro. «Complimenti, ci possiamo permettere un bel pranzetto oggi, ma non so se tu hai ancora fame dopo esserti bevuta la sborra di 26 uomini...» aggiunge ridendo. Infatti ero piena, come mi aveva ordinato Chiara non ho lasciato cadere una sola goccia di sperma.
05-17-2021, at 05:42 PM
Alıntı
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