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la madre MILF del mio amico

 
Post #1


la madre MILF del mio amicoConoscevo il mio amico da cinque anni e mai avrei immaginato che si sarebbe realizzata una mia fantasia.Entrambi avevamo 26 anni ed eravamo colleghi di lavoro."Oggi è il compleanno di mia madre e vuole che ci sia anche tu da noi; nulla di eccezionale: saremo solo noi tre".La madre del mio amico, quel giorno, avrebbe compiuto 46 anni. 46 anni che non dimostrava affatto, visto che aveva un fisico mozzafiato da fare invidia alle mie coetanee.Quella sera mi diressi a casa del mio amico e mi aprì lei: indossava una vestaglia che metteva in risalto le sue curve, in particolare i seni grossi (ai quali avevo dedicato grandi seghe) e il sedere sporgente. La visione della milf mi provocò un gonfiore nelle parti basse che cercai di nascondere con il regalo che le avevo fatto."È per me? Sei sempre un tesoro"."Si figuri, signora!"Mi fece accomodare sul divano sul quale era seduto il mio amico. Sembrava piuttosto arrabbiato e le parole che disse confermarono la mia impressione."Ma', facciamo in fretta! Ho un appuntamento e non posso fare tardi!""Vai sempre di fretta! Oggi è il mio compleanno. Potresti dedicarmi un po' di attenzioni. Il tuo amico mi ha anche fatto un regalo, cosa che tu hai dimenticato di fare".Dopo aver mangiato la pizza, il mio amico controllò l'orologio e disse che doveva proprio andare."Almeno aspetta la torta!""Non posso".La salutò con un bacio sulla guancia e uscì."Mi dispiace che suo figlio l'abbia lasciata da sola."."Non sono sola: almeno ci sei tu a farmi compagnia".Dopo aver servito la torta, sì accomodò sul divano insieme a me e iniziammo a parlare del più e del meno. Lei si sentiva terribilmente sola perché il marito era fuori per il lavoro e suo figlio era sempre impegnato per prestarle attenzione.Ad un certo punto, il mio sguardo cadde sulla sua scollatura, cosa che la fece sorridere."Mi scusi, non volevo!".Inaspettatamente, lei si fece più vicino e cominciò a massaggiarmi la gamba. La sua mano saliva sempre più su fino a sfiorare il mio cazzo che, ormai, era gonfio e pulsante."Visto che siamo soli, che ne dici se ci divertiamo un po'?""Signora, ma sono l'amico di suo figlio!"."Non importa. Se non se ne fosse andato, non mi sarebbe venuta voglia. Dai, ormai ci conosciamo da cinque anni e ho visto come mi guardi"."È sicura di quello che sta facendo?"."Sicurissima".Abbassò la sua vestaglia e mi mostrò due seni grossi e sodi come non li avevo mai visti prima. Scacciando il mio amico dalla mente, mi fiondai su quelle grosse tette e cominciai a palparle e a succhiarle. Finalmente le seghe su quelle tettone si erano concretizzate!"Ora è il mio turno di succhiare".Mi fece alzare e, inginocchiandosi, cominciò ad abbassarmi i pantaloni e le mutande. Ciò che uscì fuori era grosso e durissimo, cosa che divertì molto la madre del mio amico.Cominciò a leccarlo dalla base fino alla punta, facendomi gemere dal piacere. La sua lingua era avviluppata attorno al mio cazzo impedendomi di ragionare. Con la punta della lingua cominciò a leccarmi la cappella, dalla quale uscì un po' di sborra che lei subito fece sparire leccandola. Lo prese in bocca e cominciò a succhiarlo con goduria, mentre io ero ormai in estasi."Signora, sapesse da quanto sognavo un pompino da lei!".Per tutta risposta, cominciò a succhiare più forte mentre io le palpavo i seni grossi, ringraziando il mio amico che, andandosene via, mi aveva dato l'opportunità di metterlo in bocca a sua madre.Stavo quasi per venire quando squillò il mio cellulare.Era il mio amico!"Signora, è suo figlio. Cosa faccio? Rispondo?"Lei, senza staccare la bocca dal mio cazzo, annuì."Ciao, amico! Cosa è successo?"."Sei ancora a casa mia?".Cercando di trattenere i gemiti, gli dissi che ero ancora a casa sua. Non ci potevo credere: la madre del mio amico continuava a succhiarmelo mentre parlavo al telefono con suo figlio. Che troia!"Meno male! Me la passi un attimo?"Le porsi il telefono.Nonostante stesse parlando con lui, continuava a segarmelo e a leccarlo, cosa che mi fece eccitare ancora di più."Cosa? Ok, ti aspetto".Riattaccò."Sta tornando! Ha annullato l'appuntamento perché si sentiva in colpa"."Cosa? Ma io non sono ancora venuto!""Non ti preoccupare, ci saranno altre occasioni".Mi baciò il cazzo e andò in bagno a ricomporsi.Il mio amico aveva appena rovinato la pompa che mi stava facendo sua madre!Quando ritornò dal bagno, le dissi di mantenere l'acqua in bocca."Tesoro, io in bocca tengo altro".Mi ritornò duro, ma ormai era troppo tardi. Il mio amico aveva appena bussato alla porta e lei lo ringraziò con un bacio sulla guancia con quelle labbra che, poco fa, mi avevano fatto godere come non mai (o quasi).Il giorno dopo, il mio amico si scusò con me per avermi lasciato da solo con sua madre."Non ti preoccupare! Abbiamo passato il tempo parlando un po'...""Non oso immaginare quanto ti abbia rotto le s**tole con i suoi discorsi!"."Ma no! Anzi, è stata gentilissima!".Certo, sua madre mi aveva fatto godere come un matto succhiandomelo con maestria. Peccato che lui aveva rovinato tutto e mi aveva fatto perdere l'occasione di sborrarle in bocca!Quella sera uscimmo con una comitiva di amici e, quando il mio amico si allontanò, il discorso andò a finire su sua madre."Certo che la madre di ** è proprio bona! Chissà come sarà in astinenza, visto che il marito è fuori per lavoro" disse uno dei nostri amici."È una milf, non c'è che dire. Quanto me la scoperei!".Arrivato il mio amico, il discorso andò a finire su altre ragazze, ma con la mente mi trovavo di nuovo lì, a casa del mio amico, con sua madre inginocchiata a gustarsi il mio cazzo. Mi aveva promesso che avrebbe concluso la pompa e io ero intenzionato a farle mantenere quella promessa.Finita la serata, accompagnai il mio amico a casa sua (si trovava in campagna, con pochi vicini di casa). Arrivati a destinazione, vidi la madre del mio amico aspettarci fuori alla porta."Finalmente siete tornati! Ero in pensiero"."Ma', siamo adulti, ci siamo goduti un po' la serata con alcune ragazze"."Voi uomini pensate sempre a quello" disse lei, facendomi l'occhiolino senza farsi vedere dal figlio.Dato che era tardi, la madre del mio amico non volle farmi tornare a casa da solo; quindi, mi propose di dormire da loro. Mi aspettavo che il mio amico rifiutasse, invece mi convinse a restare."Convinse" è un parolone: ero intenzionato a dormire da loro perché sapevo che, di lì a poco, la madre del mio amico avrebbe portato a compimento la promessa che mi aveva fatto. Nonostante queste premesse, appena mi spogliai rimanendo in mutande e mi stesi sul divano, mi appisolai senza rendermene conto."Ehi, svegliati!" sentii una voce sussurrarmi.Appena aprii gli occhi, vidi la madre del mio amico con addosso solo un perizoma. Inutile dire che quella visione mi procurò un'erezione immediata. Mi disse che era mattina presto e che il mio amico era in camera sua a dormire; quindi, voleva approfittarne per concludere la pompa che fu interrotta dal figlio.Senza farmelo ripetere due volte, mi alzai e cominciai a palparle le tette; le strizzavo, massaggiavo e leccavo fino a farla gemere quando cominciai a succhiarle i capezzoli corti che le divennero subito turgidi. Piano piano, con la mano cominciai a scendere verso il perizoma, ma lei mi bloccò."No, per questa dovrai aspettare", mi disse."Allora me lo prenda in bocca e mi faccia venire. È da ieri che aspetto questo momento".Mi abbassò le mutande che, ormai, erano bagnate della mia sborra e mi fece sedere sul divano. Mi allargò le gambe e si inginocchiò tenendo la mano stretta attorno al mio cazzo. Mi aspettavo che aprisse la bocca e se lo gustasse; invece, lo mise in mezzo a quelle tettone e cominciò a farmi una spagnola stringendomelo tra i seni, prima piano piano, poi sempre più forte. Le muoveva su e giù facendole aderire al mio cazzo che stava per eruttare fiumi di sborra sulla sua faccia, ma riuscii a trattenermi: volevo venirle in bocca come sognavo da quando l'avevo conosciuta.Come se mi avesse letto nel pensiero, lo prese in bocca e cominciò a succhiarlo lentamente, andando su e giù con la testa, mentre con le sue mani mi palpava gli addominali."Oh, sì... continui così. Signora, lei è bravissima a succhiare cazzi"."Mmmp... lo so" mi disse staccandosi dal mio cazzo."Era la prima volta che lo succhiava ad un amico di suo figlio?", le chiesi."Sì, tu sei stato il primo", rispose riprendendolo in bocca e cominciando a succhiare più velocemente per farmi sborrare, temendo che il mio amico potesse svegliarsi all'improvviso e vederla inginocchiata tra le gambe dell'amico.Spero per lui che io sia l'unico suo amico ad averlo messo in bocca a sua madre, pensai.Ormai stavo per venire. Mi alzai e le tenni la testa tra le mani. Cominciai a scoparle la bocca sempre più forte mentre lei teneva le labbra attaccate al mio cazzo."Signora... cazzo... sto... per venire" farfugliai.Finalmente cominciai a sborrare. Mentre sborravo, lei succhiava più forte, cercando di prosciugare tutta quella sborra che avevo conservato per lei.Pensando che quello fosse il miglior pompino che avessi mai ricevuto, la ringraziai per la sua bocca generosa mentre ingoiava la mia sborra e mi ripuliva il cazzo con la lingua."Cazzo, sento dei rumori in camera di mio figlio. Si sta svegliando!".In tutta fretta ci ricomponemmo e andammo in cucina facendo finta di fare colazione."Vi siete svegliati presto, stamattina" ci disse il mio amico."Sì, il tuo amico è stato così gentile da prepararmi la colazione" le disse la madre con una certa indifferenza."Ma', ti ha riscaldato il latte, niente di che! Ti è rimasta una macchia di latte sulle labbra".Cazzo! Le era rimasta una piccola macchia di sborra attaccata alle labbra!Senza farsi prendere dal panico, con la lingua si leccò le labbra e, davanti al mio amico, ingoiò la mia sborra che lui credeva fosse latte.Era passata una settimana da quando la madre del mio amico mi aveva fatto vedere le stelle succhiando il mio cazzo: non facevo altro che segarmi pensando a quella grandiosa pompa che mi aveva fatto e a quella voglia che aveva di succhiarlo come se non vedesse un pisello da molto tempo (il marito era fuori per lavoro, ormai, da qualche mese). L'immaginazione mi portava a metterle il cazzo non solo in bocca, ma anche nella figa nascosta da quel perizoma che non mi lasciò togliere.Al lavoro, il mio amico mi chiese se nel weekend fossi disponibile per andare al mare insieme a lui e ad alcuni amici. Pensando che la madre sarebbe stata da sola per tutto il weekend, inventai una scusa e rifiutai l'invito."Dai, ci saranno anche tante ragazze insieme a noi!"."No, non posso proprio venire, ma divertiti anche per me, amico"."Senti, visto che sarò fuori per due giorni, ti posso chiedere un favore? Ogni tanto potresti andare a trovare mia madre a prendere un caffè? Giusto per farle compagnia, visto che sta passando molto tempo da sola", mi disse il mio amico."Certo! Non c'è bisogno neanche di chiederlo!", gli dissi.Mi sa che non ci limiteremo a prendere solo un caffè, pensai cercando di non fargli vedere tutta la mia contentezza dovuta al fatto che mi avesse chiesto di fare compagnia alla madre quando, giorni fa, era stata lei a farmi compagnia con la sua meravigliosa bocca. Due giorni da soli!Era già duro al solo pensiero.Quel sabato pomeriggio, appena seppi che il mio amico era partito, mi recai a casa sua con la speranza che sua madre non fosse uscita per fare le commissioni. Bussai e mi aprì lei.Ciò che vidi fu bellissimo: era appena uscita dalla doccia e aveva un asciugamano corto avvolto attorno al corpo con il nodo che stava quasi per sciogliersi per le grandi tette che aveva."Sapevo che saresti venuto", mi disse la madre del mio amico, sorridendomi con malizia."Signora, è da una settimana che non faccio altro che pensare a lei. Appena suo figlio mi ha detto che sarebbe stata sola, ho subito pensato che le avrebbe fatto piacere avere un po' di compagnia"-"Ora sta zitto ed entra".Mise una mano nei miei pantaloni, chiuse la porta di ingresso e mi trascinò in camera sua; nella camera dove, suppongo, scopasse con quel cornuto di suo marito.Mi avvicinai a lei per toglierle l'asciugamano e per godere di tutta la sua nudità, ma lei me lo impedì e cominciò a spogliarmi. Lentamente, mi tolse la maglietta e cominciò a baciarmi il petto, abbassandosi piano piano, baciandomi gli addominali fino ad inginocchiarsi completamente davanti a me, togliendomi, finalmente, i pantaloni e gli slip.Quando vide il mio cazzo puntato su di lei, sul volto le si dipinse un'espressione di goduria e, guardandomi negli occhi e spalancando le labbra, se lo mise di nuovo in bocca.Facendo dei giochetti con la lingua, me lo scappellò e cominciò a succhiarlo gustandoselo tutto, perfino le palle che leccava e succhiava. Non pensavo fosse possibile, ma quel pompino che mi stava facendo mi stava dando più piacere di quello della settimana scorsa."Signora, se lo lasci dire. Lei è proprio una gran pompinara!"."Ora che mio figlio non c'è, posso gustarmelo tutto senza fretta. Sono così contenta che sia partito per il weekend"."Oh... mmm... anche io sono contento... continui così con quella bocca... cazzo".Misi la mano dietro la sua testa e l'accompagnai nel movimento della pompa. Avanti e indietro, avanti e indietro. Sentendo il mio cazzo pulsare nella sua bocca, la madre del mio amico si accorse che stavo per sborrare e si fermò."Ora tocca a te farmi godere"."Non c'è bisogno nemmeno di chiedere", le dissi eccitato.Le tolsi l'asciugamano e, finalmente, la vidi completamente nuda. Il mio sguardo le cadde subito sulla figa che era completamente depilata.Eccitato con il cazzo al vento, la feci stendere sul letto matrimoniale mettendomi sopra di lei. Baciai e succhiai le tette fino ad arrivare alla figa. Mentre palpavo le sue tettone con la mano, con la lingua le leccavo il piccolo clitoride e le labbra. Era bagnatissima. La madre del mio amico sembrava gustare i movimenti della mia lingua perché buttò la testa all'indietro mordendosi le labbra, cercando di non urlare dal piacere."Ti voglio dentro di me, ora!", mi disse perdendo il controllo."È sicura di volere il cazzo dell'amico di suo figlio?" le dissi, cercando di provocarla."Sicurissima".Detto questo, si girò e si mise a pecorina, porgendomi quel culo sporgente che era stato oggetto di dibattito con altri miei amici e che solo io, tra loro, potevo finalmente palpare.Mi inginocchiai sul letto e cominciai a spingerlo nella sua figa, dandole uno schiaffetto sul culo sodo che aveva. Spinsi il cazzo nella sua figa calda ed umida, tenendola per i fianchi e muovendo il bacino avanti e indietro. Più gemeva, più aumentavo il ritmo e glielo sbattevo dentro."Sì, dai, continua così!""Le piace prendere il cazzo dall'amico di suo figlio, eh?""Sì, non ti fermare", mi disse mentre si sgrillettava il clitoride.Ad un certo punto, squillò il suo cellulare. Era il marito!Lei, dicendomi di non fermarmi, abbassò la suoneria del telefono."Mio marito può aspettare!".Eccitato da quel rifiuto verso la telefonata del marito per me che la stavo scopando, aumentai il ritmo. Stavo quasi per venire!"Signora, sto per venire!".Appena dette quelle parole, staccò la figa dal mio cazzo, scese dal letto e si inginocchiò sul pavimento. Scesi anche io e mi avvicinai a lei tenendo il cazzo puntato su di lei che prese in mano e cominciò a segare abbassandolo sulle sue tette.Faceva scivolare la mano su e giù tenendo il pollice sotto la cappella, solleticandomela.Sto per sborrare sulle tettone della madre del mio amico, pensai.Una grande quantità di sborra le arrivò sulle tette fino a scivolare sui capezzoli. Pulendomi il cazzo colante del mio seme con la sua lingua, con le mani si spalmava la mia sborra sulle tette guardandomi negli occhi."Signora, è stata una scopata bellissima!"."Anche per me è stato molto bello. Era da tempo che non scopavo. Ora vado a farmi una doccia"."Vuole che me ne vada?"."Scherzi? Non abbiamo nemmeno cominciato!".Detto questo, leccò la mia cappella per ripulirla dalle ultime gocce di sborra, si alzò e con uno sguardo da porca mi disse che avrei dormito da lei.La mattina seguente, mi risvegliai sentendo una piacevole sensazione.Quando aprii bene gli occhi, mi accorsi che la madre del mio amico mi stava dando il buongiorno con un altro pompino: era in mezzo alle mie gambe, a pecorina, e me lo stava succhiando facendo strusciare le sue tettone sulle mie palle."Buongiorno, caro. Ti sei svegliato, finalmente. Spero che tu abbia passato una bella serata", mi disse con uno sguardo da vera porca."Signora, ho passato una bellissima serata insieme a lei e credo che questa mattina sarà ancora più bella... mmmm... mi sta facendo impazzire con quella bocca".Mi azzittì subito succhiando più forte, facendolo entrare tutto nella bocca arrivando, con le sue labbra, fino alle mie palle che non vedevano l'ora di essere svuotate. Il pompino stava procedendo alla grande quando fu interrotto dallo squillo del suo cellulare.Era il mio amico e credevo che avrebbe rovinato, di nuovo, la pompa che mi stava facendo sua madre come la prima volta che prese il mio cazzo in bocca. Infatti, lei prese il telefono, ma attivò il vivavoce e lo appoggiò sul letto, così poteva continuare a succhiarmelo senza troppi intoppi."Mamma, sei in linea?" sentii la voce del mio amico."Tesoro... mmmpp... sì, sono qui. Come mai mi hai chiamata?"."Papà mi ha chiamato e voleva sapere da me perché non hai risposto alla sua telefonata, ieri!".Continuando a succhiare e con la bocca piena del mio cazzo, tra vari gemiti, gli disse che non aveva sentito il telefono e che lo avrebbe richiamato più tardi."Ma', non ti sento bene"."Tesoro... mmmp... sarà la linea del telefono" rispose prontamente."Senti, ma il mio amico è venuto a trovarti? Gli avevo detto di farti un po' di compagnia, ma tanto stasera torno!"."No, non è ancora venuto, ma sono sicuro che verrà" gli disse guardandomi negli occhi e sorridendomi.A quel punto, arrapato per il fatto che stesse parlando con il mio amico tenendomelo in bocca, inarcai la schiena e, muovendo su e giù il bacino, glielo sbattei in bocca.Presa alla sprovvista, cercò di giustificare al figlio quei rumori di risucchio dicendogli che stava mangiando un ghiacciolo perché faceva troppo caldo."Tesoro... mmmp... ora..."Stavo per venire. Le presi la testa e, ficcandoglielo tutto in gola, sborrai una grandissima quantità di sborra tutta nella sua bocca."Ma', ci sei ancora?"."Tesoro... mmmpp... sì... ora devo staccare... mmm... devo fare le pulizie di casa... devo pulire"."Ok, ci vediamo stasera!".Quando staccò il telefono, la madre del mio amico mi rimproverò dicendo che stavo quasi per farci scoprire, ma io pensai che il mio amico non poteva mai immaginare che glielo stessi ficcando in bocca a sua madre. Comunque, lei sputò tutta la sborra sul mio cazzo che si era ammosciato e, a colpi di lingua, me lo spalmò per bene facendomelo diventare di nuovo duro."Ora vieni con me".Prendendomi per il cazzo, mi trascinò in bagno e mi fece entrare nella doccia insieme a lei."Signora, posso aiutarla a lavarsi?"."Tesoro, devi".Presi il bagnoschiuma e lo versai sulle mani. Lei si girò dandomi le spalle in modo che potessi lavarle la schiena e quel culo sul quale mi ero segato tante volte. Le appoggiai il mio cazzo in mezzo ai glutei e le lavai le tettone strizzandole e muovendole su e giù. Mentre con la mano sinistra le massaggiavo una tetta, con la destra scesi più giù fino ad arrivare alla figa che cominciai a sgrillettare facendola godere. Era così eccitata che, con il suo culo, faceva pressione sul mio cazzo con movimenti circolari.Arrapati e con la voglia di una nuova scopata, la girai verso di me in modo che avessi le sue tettone e la figa in bella vista; si appoggiò al muro con la schiena e, alzandole la gamba destra stretta al mio fianco, le misi il cazzo nella figa e cominciai a scoparla, facendola urlare dal piacere mentre le succhiavo le tette.Arrivato al punto di non ritorno, la feci inginocchiare e le sborrai sulle tettone.Ansimante, mi disse che toccava a lei pulirmi.La madre del mio amico si versò il bagnoschiuma sulle mani e cominciò a spalmarmelo sul corpo palpandomi tutto, fino ad arrivare al cazzo che era ritto ancora per lei."Ah, ma non ti vuoi proprio fermare, eh?" mi disse con un gran sorriso sulle labbra."Signora, è tutto merito suo. Lei mi fa eccitare tantissimo"."Sono così contenta che mio figlio sia tuo amico, così mi posso gustare questo bel cazzo giovane tutto per me".Detto questo, lo riprese in bocca e mi fece un altro grande pompino mentre me lo segava allo stesso tempo.Non riuscendo più a trattenermi, sborrai sulla sua lingua quelle poche gocce di sborra che mi erano rimaste che lei ingoiò da grande pompinara quale era. Spalmò il resto della sborra che le era rimasta in bocca sulle sue labbra, usando il mio cazzo a mo' di rossetto."Bene, credo che per oggi ci siamo divertiti abbastanza"."Signora, la ringrazio per avermi fatto godere così tanto"."È stata una cosa reciproca, caro. Ora devi andare. Devo sbrigare delle commissioni".Mi rivestii e, sperando che le scopate con la madre del mio amico non fossero ancora finite, uscii dalla sua casa con il cazzo gonfio.
04-04-2021, at 08:27 AM
Alýntý
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