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DurumOffline
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La cugina sciocca

 
Post #1


La cugina scioccaSembra che molte prime esperienze "spinte" in giovane età avvengano tra cugini. Chissà, forse per la necessaria distanza parentale per non cadere nell'i****to, forse perché si è coetanei tra cugini, forse perché... l'esperienza fa l'uomo ladro... e rende i cugini porcellini. Ebbene, anch'io ho approfittato della cugina ospitata a casa dei miei genitori. All'epoca io avevo da poco iniziato l'università e una mia cugina, nell'estate al termine della quarta superiore, dalla cena alla colazione veniva da noi perché gli zii si erano regalati un viaggio per due all'estero e non volevano che mia cugina stesse a dormire a casa da sola.Non avevo mai pensato a mia cugina in maniera morbosa, e mai era stata oggetto delle mie fantasie. Ciononostante quello era un periodo in cui amavo spiare alcune donne in bagno. Non mi interessava vedere la figa, scopare o altro, desideravo "rubare" delle visioni dell'intimità di alcune donne. Avevo una sorta di codice d'onore per cui le donne sposate, fidanzate e le mamme non le spiavo. Le altre... beh, se c'erano le condizioni ci provavo. Così, quasi in automatismo, nascosi le chiavi del bagno delle camere da letto in maniera che non ci si potesse più chiudere dentro. L'idea era che mia cugina, non essendo ospite abituale della casa, non ci facesse caso. Camera mia era accanto al bagno e di fronte la camera dove alloggiava mia cugina, e subito, la prima sera, finsi di andare a letto e in realtà attesi ad orecchi aperti se mia cugina fosse andata in bagno. Avete presente quelle lunghe interminabili attese a fare niente ma sempre di vedetta e in tensione? Ebbene, dopo 45 minuti che ero andato in camera mia cugina arrivò in camera sua per andare a dormire. Subito però si chiuse in camera e sentii che spostò il copriletto come per andare a dormire. Il mio pensiero fu "dannazione, tutta questa attesa e lei va a letto... Vabbé, sarà per un'altra volta". Dopo dieci minuti accadde l'insperato: sentii la porta della sua camera aprirsi, richiudersi, e poi sentii la porta del bagno chiudersi dietro a lei. Io in cuor mio speravo proprio si facesse una doccia, che gusto c'é a vederla pisciare??? Così attesi ancora, minuti interminabili, ed ecco: l'acqua della doccia venne aperta e le ante scorrevoli del box doccia si richiusero: ebbene sì, mia cugina Irene si stava facendo la doccia!La mia intenzione era di aprire la porta del bagno e sbirciare dentro, ma dovevo far attenzione che i miei genitori non tornassero a dormire proprio in quel momento. E se Irene mi vedesse? Ebbene avevo previsto alcune situazioni, come se fosse un piano da 007. 1. Il rumore dell'acqua dentro il box doccia avrebbe coperto l'apertura della porta;2. Il box doccia aveva quel vetro un po' opaco, avete presente quelli attraverso i quali si distinguono le sagome e i colori ma non si vede altro? Bene, avrebbe celato la porta che si apriva pian piano.3. E se facessi troppo rumore o si accorgesse di me? Beh... me ne sarei uscito con un "scusa non sapevo fosse occupato" richiudendo la porta, certo il mio piano andava a sfumare ma io mi salvavo il culo.Così agii: approfittando dell'acqua che scendeva aprii pian piano la porta, e iniziai a intravedere la silhouette di mia cugina attraverso il vetro lavorato. Potevo distinguerne bene le forme e tanto mi bastava. Poi ad un certo punto ruotando su se stessa vidi nettamente la sagoma di due capezzoloni rossi come il fuoco che risaltavano sulla sua carnagione chiara. Cazzo che visione, cazzo che figa! E poi chinandosi in avanti notai che aveva delle supertette, belle piene, a penzoloni; gliele avrei mangiate tutte. Le emozioni e le visioni stavano andando oltre ogni mia immaginazione. E il mio cazzo, ne vogliamo parlare? Il mio giovane cazzo era praticamente di marmo e non ce la facevo più, così da buon pischello richiusi la porta e tornai in camera a masturbarmi dentro un paio di fazzoletti di carta. E lì, per me, ero arrivato all'estasi.Feci una gran fatica ad addormentarmi quella notte. Iniziavo a fantasticare su mia cugina e su altri modi per spiarla o comunque alimentare la mia libidine. Tra le idee si fece spazio quella di mostrarle il mio cazzo, quasi a ringraziarla delle visioni della sera prima. E così, dato che al mattino eravamo soli a casa e dormivamo un po' più degli altri, attesi che i miei fossero usciti al lavoro e mi piazzai in bagno. Devo essere sincero, non ero del tutto convinto di esibirmi. L'idea era quella di aspettare dentro il box della doccia, completamente nudo (chiaramente) perché la doccia era dietro la porta quindi Irene si sarebbe accorta di me solo quando sarebbe stata dentro il bagno e dunque non poteva "scappare subito". E così stavo lì, con l'unico desiderio di mostrarle un cazzo duro come quello della sera precedente, e così iniziai a segarmi pensando a lei e fantasticando di cosa avrebbe potuto dire. Nelle mie fantasie lei avrebbe visto il mio cazzo e, attratta da esso, si sarebbe spogliata e me lo avrebbe leccato. Seeeeee... benedetta adolescenza tardiva. E intanto stavo lì col cazzo in mano che a momenti era duro e a momenti bello gonfio ma un po' mollo. Solo dopo scoprii che l'avrei aspettata per un'ora e mezza.Stavo quasi per perdere la speranza, quando, a un certo punto, la porta della sua camera si apre. Un brivido mi corre lungo tutto il corpo. Il cuore inizia a battere all'impazzata, alcuni pensieri mi dicono "Luca, ma che cazzo stai facendo" e altri "dai, resisti, faglielo vedere per bene". E io lì con il box doccia aperto, il mio cazzo mediamente duro e io che in tutto questo cerco di assumere una posa il più naturale possibile.Ed ecco il momento:la maniglia della porta del bagno si abbassaho un sussultoil cuore mi batte in golami faccio coraggio pensando "bella figa questo è per te"...e vorrei urlaglielocompare mia cugina di fianco che ancora guarda da un altro latonon si accorge di meio mi congelo, immobilelei richiude la porta dandomi quasi le spalle ma poco prima che sia del tutto chiusa si accorge di qualcosa con la coda dell'occhiosi gira di s**ttomi vedesi spaventa lanciando un gridolinoe i suoi occhi vanno al mio cazzo.Lo ricordo come fosse ieri: Irene sembra bloccata dall'imbarazzo e ha la bocca semi aperta.Poi riprende la maniglia con un po' di incertezza e riesce a riaprire la porta uscendo dicendo un tremolante "s-scusa". Io dall'emozione e di istinto rispondo a mia volta un misto tra il "tranquilla non è nien-" e "s-scusa" a mia volta.Sì, ce l'avevo fatta. Il cuore pian piano iniziava a calmarsi. Ma l'avventura non era ancora finita, ma ancora non lo sapevo.Mi ricompongo, esco dal bagno vado in camera e mi vesto con una tuta da ginnastica, giusto per stare in casa. Uscendo dalla stanza vedo mia cugina nella sua stanza, ha la porta aperta ed è ancora in pigiama, un due pezzi stile pantaloncini e maglietta. Incrociamo gli sguardi e non capisco dal suo sguardo se si stia sentendo in colpa o cosa. Così sono mosso a dirle "scusa per prima" (ma subito mi sento un idiota ad aver detto quella frase) e lei mi spiazza rispondendomi "No tranquillo" e facendo un piccolo sorriso che accese in me un po' di soddisfazione ulteriore e riaccese la mia mente perversa da porcellino.E subito mi fa una domanda: "Secondo te, senza cambiarmi, posso tornare a casa in bici così" (ovvero in pigiama)... che cazzo le rispondo? Ormai la mia mente voleva puntare su una cosa, vederla nuda! Così mi avvicinai con calma e le dissi "Boh, non lo so... di certo non puoi tornare così" e in un lampo le tirai giù i pantaloncini e le mutande afferrando tutto in un unico momento, e lei lì, senza opporre resistenza, e con la sua figa pelosa al vento iniziò a ridere... Cioè, vi rendete conto? Lei era lì, di fronte a me, con pantaloncini e mutandine a metà gamba e la figa al vento, e rideva? Rideva come una sciocca... e per me fu come il via libera per vivere dal vivo alcune mie fantasie per cui continuai."Oppure anche così non puoi uscire" e le tirai sù la maglietta del pigiama sotto la quale non aveva nulla. E le sue tette mi sballonzolavano davanti agli occhi. In quel momento lei si coprì le sue giovani tettone mettendo una mano su ciascuna, e continuando a ridere e sorridere dissè "Eh già, mica posso dire al mondo GUARDATE LE MIE TETTE" e levò le mani e, sempre con le mutande a metà gamba e le tette di fuori, iniziò a fare un balletto come se volesse emulare una spogliarellista canticchiando un motivetto dance fino a dirmi "mmh... ti piaccio?" era veramente una occhetta stupida, e molto porcellina in quel momento, e faceva anche la vocina stile "donna che vuole sedurre". A quel punto, pensando che oramai potevo approfittare del suo essere sciocca, mi calai braghe e mutande e le dissi "Ti piace questo?" e le tirai fuori il mio cazzo ormai durissimo.Lei lo vide con sguardo malizioso, lo toccò con due dita stile "esplorazione" e disse "è proprio duro". Rilasciandomi il cazzo con le dita vide che dondolava sù e giù a molla, ed iniziò a giocare facendomelo dondolare e usandolo come fosse una catapulta, abbassandolo e mollandolo nell'aria per vederlo tornare sù. Io volevo a tutti i costi che me lo leccasse così provavo a portarlo all'altezza della sua bocca, ma lei rifiutava, in compenso mi fece una spagnola (e ancora non sapevo si chiamasse così) stringendosi il mio cazzo tra le tette e continuando a ridacchiare. Io la imploravo "Ti prego Irene, succhiamelo, dagli almeno una leccata, ti prego" ma lei niente, era ferma nella sua posizione. Dopo circa un'ora si erano fatte quasi le 11.00 così, temendo anche che potesse rientrare qualcuno dopo non molto ci siamo rivestiti.Poi accade altro? Sì, ma nulla di così emozionante. Certo voi direte "ma dai, non avete neanche scopato", ma credetemi che per me quel momento fu uno dei momenti migliori nella mia vita sessuale.
04-04-2021, at 12:14 PM
Alıntı
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